TRIESTE. E’ partito da foro Ulpiano, area antistante il tribunale di Trieste, il corteo indetto da Cgil, Cisl e Uil a tutela dei posti di lavoro alla Wartsila di San Dorligo della Valle. Sono circa 450 i licenziamenti annunciati dall’azienda con lo stop della produzione nello stabilimento triestino.
Oggi è presente a questa manifestazione non soltanto una città, non soltanto una regione, ma l’intero Paese. Perché quanto sta accadendo con Wartsila a Trieste è la dimostrazione di come non si possa permettere che le aziende multinazionali siano libere di mettere sotto ricatto il settore produttivo italiano.
Lo ha detto oggi a Trieste il governatore del Friuli Venezia Giulia nel corso del corteo di solidarietà per i lavoratori dello stabilimento Wartsila di San Dorligo della Valle. Il massimo esponente della Giunta regionale ha poi definito inaccettabile il comportamento della proprietà finlandese, in virtù dei finanziamenti pubblici ricevuti e degli utili fatti in Friuli Venezia Giulia.
Una scelta quella intrapresa dall’azienda, come ha aggiunto il governatore, profondamente sbagliata e che rischia di penalizzare la stessa Wartsila, che si trova contro un’intera comunità che lotta unita a difesa della produzione e dei lavoratori. Il rappresentante dell’Amministrazione regionale ha infine ricordato il ricorso d’urgenza presentato in Tribunale dalla Regione per contestare sul piano legale la procedura avviata dall’azienda puntando sull’anticostituzionalità della norma.
Migliaia le persone in piazza questo pomeriggio: quasi 12000 mila al momento, secondo una stima della Questura. In testa, lo striscione di Fim, Fiom e Uilm “industria è futuro”, portato dai rispettivi segretari generali nazionali. Seguono subito dopo i rappresentanti delle istituzioni, tra cui il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. Ma anche altri sindaci del territorio, con fascia tricolore, e rappresentanti in Parlamento, da Walter Rizzetto (Fdi) a Sandra Savino (Fi) a Debora Serracchiani (Pd); presenti anche rappresentanti delle categorie economiche, da Confindustria alla Camera di Commercio, e della curia. Lungo il corteo sventolano numerose bandiere dei sindacati. “Wartsila Italia non si tocca, la difenderemo con la lotta”, intonano i manifestanti.
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