«Ronchi non ha 250 telecamere come Monfalcone, primato da fare invidia al modello cinese, ma delle telecamere vi sono, a spot pubblicitario ogni tanto se ne parla, come se queste fossero la risoluzione di tutti i problemi del degrado sociale in cui la nostra cittadina si trova da lungo tempo. Eppure apprendiamo con sconcerto che la nostra comunità è costretta a pagare 4 mila euro ad una ditta a causa dell’impossibilità per Isontina ambiente di rimuovere rifiuti speciali anche pericolosi tra cui manufatti in amianto e abbandonati da ignoti in via Androna Palmada, via Aquileia interna e via Dobbia intersezione via San Vito. Vorremmo capire, ma le telecamere, funzionano? Che tipo di indagine è stata fatta? Il Comune ha posto qualche denuncia? O ci si accontenta delle operazioni mediatiche del controllo della spazzatura? Quello dell’abbandono di rifiuti speciali nel nostro Comune, tra cui manufatti anche in amianto, è un qualcosa di una gravità inaudita in un territorio piccolo come il nostro dove addirittura anche in centro si è osato abbandonare dei rifiuti speciali. La sicurezza del Territorio non può passare solo dalle telecamere, ma la sicurezza del territorio la si costruisce vivendolo, interrompendo quel percorso di profondo dormitorio nel quale è piombato in questi anni. In tutto ciò si rimane basiti per quanto accaduto, e ancora una volta la nostra Comunità si trova costretta ad effettuare esborsi per un comportamento delinquenziale, ed irrispettoso posto in essere da alcune persone».
Coalizione per Sara Bragato Sindaca: liste Ronchi2030 – Obiettivo Giovani – La Sinistra Ronchi bene comune