“Alessandro Talotti è stato come Ulisse, un uomo che ha spinto sempre oltre i suoi limiti, spostando al massimo l’asticella, non solo quella sportiva, ma anche quella umana. A differenza dell’eroe omerico, però, non ha mai peccato di orgoglio. La prima cosa che colpiva in lui erano il sorriso e la mitezza, ovvero quella capacità di capire gli altri e cercare dei punti di equilibrio e di convergenza. La bella memoria che abbiamo di lui è molto importante, come sportivo e come dirigente”. Sono le parole con cui l’assessore regionale alla Cultura e sport, Tiziana Gibelli, ha portato il saluto del governatore Massimiliano Fedriga e di tutta l’Amministrazione regionale alla cerimonia per l’intitolazione della sala riunioni della Casa dello Sport, presso lo stadio Dacia Arena di Udine, ad Alessandro Talotti. L’apposizione della targa al campione di salto in alto e dirigente sportivo “a ricordo di un grande atleta e grande uomo esempio di correttezza e lealtà sportiva” è stata voluta dal consiglio regionale del Coni, come ha ricordato il presidente Giorgio Brandolin.
Una cerimonia che non ha avuto i tratti della solennità o dei gesti di maniera, ma ha restituito i sorrisi e l’affetto sinceri dei tanti sportivi presenti, stetti ancora una volta attorno ai genitori del campione friulano, alla moglie Silvia Stibilj e al piccolo Elio nato pochi mesi prima della scomparsa del padre avvenuta nel maggio del 2021. Toccante il ricordo dell’amico campione tra i campioni, Javier Sotomayor, grato all’impegno dirigenziale di Talotti che lo ha avvicinato alla comunità sportiva friulana. Una comunità rappresentata oggi anche dalle autorità, il prefetto Massimo Marchesiello, il sindaco di Udine Pietro Fontanini, il direttore amministrativo dell’Udinese Franco Collavino, il presidente regionale della Fidal Massimo Di Giorgio e che si estenderà ulteriormente al mondo dello sport oggi pomeriggio in occasione dell’apertura di Udine Jump Development, il meeting internazionale di salto in alto che prende il via alle 17 nel palazzetto “Ovidio Bernes” di Udine. Alla scopertura della targa si è unito il saluto del sottosegretario allo Sport e olimpionica del fioretto, Valentina Vezzali, e del presidente del Coni nazionale Gianni Malagò che hanno fatto giungere un messaggio di vicinanza. A margine dell’incontro l’assessore ha fatto un breve bilancio dell’attività sportiva regionale che “fortunatamente non ha risentito del fenomeno dell’abbandono sportivo diffuso ovunque a causa del Covid, ma è necessario accelerare gli accordi con l’ente nazionale Sport e Salute per consentirci di proseguire nell’assegnazione dei fondi, ad esempio, quelli per la sanificazione degli impianti”.
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