TRIESTE. È sopravvissuta a due guerre mondiali, alla spagnola e al Covid-19. Ha visto la nascita dell’auto a benzina e del frigorifero ma anche dei droni e dei social network.
Sono 108 le candeline sulla torta di Maria Carpata, classe 1913, originaria di Symi, piccola isola greca vicino a Rodi, ma triestina d’adozione da quando da giovane ha sposato Umberto, comandante della Marina Militare italiana.
Alla RSA Ad Maiores del Gruppo Orpea Italia, dove Maria oggi vive, le hanno organizzato una grande festa di compleanno, con tanto di allestimento tutto sui toni del rosa, il suo colore preferito.
Curiosa, sempre allegra e sensibile, Maria sorride davanti alla torta, sulle labbra un filo di rossetto al quale non rinuncia mai perché “farsi belle al mattino mette di buonumore”. Se la guardi negli occhi ancora brillanti vedi la ragazza che è stata, Maria, che a dispetto della sua veneranda età, oggi snocciola con precisione aneddoti storici e massime di filosofia, da sempre sua grande passione.
Dai suoi racconti emerge l’esperienza e la saggezza di chi ha studiato sui banchi della vita e una conoscenza vastissima del mondo e della natura umana. Durante la festa ha ricordato con piacere le sue lunghe camminate tra Barcola e Miramare, sempre alla ricerca di quel sole che le riporta alla mente le giornate nella sua amata Symi e si è commossa quando i suoi nuovi compagni di viaggio, gli ospiti della residenza, tutto lo staff e la direzione intervenuta per l’occasione, le hanno cantato “Tanti Auguri”.